Intervista Ticino Welcome

N° 083 – Settembre / Ottobre 2024

 

Christian Tepoorten, Partner e Direttore di Franzosini & Butti ltd., racconta l’intuizione e lo sviluppo di un’idea che l’ha portato a costituire, con Alessandro Butti e Marco Tepoorten un’agenzia doganale e Dover, specializzata nell’offrire servizi di sdoganamento nel Regno Unito.

 

Da Monaco a Dover: quale è stata la sua visione imprenditoriale che ha consentito di trasformare una crisi in una nuova opportunità di crescita?
«Tutto ha avuto inizio tre anni fa, quando appresi dai giornali come la Brexit avesse creato un tumulto doganale, e le autorità britanniche fossero impegnate nella ricerca di modelli da seguire per riorganizzare il loro sistema. Intuivo che questa situazione poteva rappresentare una grande opportunità anche per noi. La Brexit aveva trasformato il Regno Unito da membro dell’Unione Europea, con frontiere aperte e commercio senza dogane, in uno Stato esterno, simile alla Svizzera. Questo significava che tutte le operazioni doganali dovevano essere riorganizzate, con nuove normative e procedure. Era chiaro che la nostra esperienza svizzera poteva essere importante».

Quali furono le tappe successive nella realizzazione di questo progetto?
«Subito ho iniziato a pianificare il modo in cui trasformare questa visione in realtà. Contattammo immediatamente Alessandro Butti, un amico di famiglia e imprenditore esperto, noto e apprezzato doganalista italiano. La sua esperienza nel settore e il suo entusiasmo furono immediatamente evidenti. In breve tempo, eravamo già in tre: io, mio padre e Alessandro Butti. Mentre mio padre e Alessandro, forse a causa dei loro impegni quotidiani, vedevano questa impresa come un progetto a lungo termine, io ero già al lavoro».

Gli inizi tuttavia incontrarono non poche difficoltà…
«Infatti. La nostra avventura iniziò proprio nel momento in cui nel mondo scoppiava la pandemia. In ogni caso, in un periodo di pieno lockdown e a una distanza di oltre 600 miglia, decidemmo di aprire una società nel Regno Unito, a Dover, ispirandoci al modello svizzero. Con l’aiuto di due nuovi collaboratori e un ufficio nel centro storico di Dover, Franzosini & Butti Ltd prese forma. Sorprendentemente, realizzammo tutto questo senza mai essere fisicamente sul posto. Reclutammo collaboratori senza incontrarli di persona e scegliemmo il nostro ufficio basandoci su visite virtuali. Già questo era un primo grande passo verso il successo. La determinazione, il senso pratico e le capacità imprenditoriali presero il sopravvento. Anche il progetto più difficile può essere schematizzato in modo tale da poter essere intrapreso e realizzato: nacque così Franzosini & Butti Ltd. La società iniziò ad operare immediatamente, persino prima di aver finalizzato l’apertura di un conto bancario, che nel Regno Unito è una procedura abbastanza lunga, offrendo i primi servizi gratuiti ai nostri clienti per almeno due mesi e per assicurare che le loro movimentazioni intracomunitarie non subissero interruzioni. Questo approccio ci permise di costruire rapidamente una solida reputazione basata sulla fiducia e sull’affidabilità».

“Il lavoro di squadra, che combina l’entusiasmo e l’innovazione dei giovani con la saggezza e l’esperienza dei veterani, è la chiave per superare qualsiasi sfida”.

Come avete risolto il problema di operare in un quadro normativo doganale profondamente diverso?
«Non esistevano linee guida da seguire e quindi fummo costretti a tracciare una nuova strada. Inoltre, tutto fu realizzato senza beneficiare di alcun sussidio o sostegno statale né in Svizzera né in Gran Bretagna. L’esperienza che avevo acquisito con l’apertura della sede nel Principato di Monaco fu fondamentale. La presenza sul campo, la capacità di coordinare le operazioni con la casa madre e l’attenzione ai dettagli avevano consentito a Franzosini Monaco Sarl di diventare la prima azienda autorizzata come operatore doganale direttamente dalla dogana del Principato. Come Direttore e socio anche della società inglese, mi occupai personalmente di tutte le questioni pratiche in collaborazione con la casa madre Tepoorten Group SA e con Alessandro Butti, impostando il nuovo ufficio sui principi di efficienza, competenza e celerità che contraddistinguono i servizi offerti dal gruppo. In pochi mesi, l’ufficio di Dover fu aperto e operativo, pronto a fornire servizi doganali efficienti e innovativi. La sua apertura ha segnato un punto di svolta per il Gruppo Tepoorten, dimostrando che con la giusta leadership e una visione chiara, è possibile prosperare anche nei momenti più difficili».

Guardando avanti, quali sono i vostri piani per il futuro?
«Abbiamo dei progetti molto ambiziosi. Vogliamo espandere ulteriormente le nostre attività nel Regno Unito, aprendo nuove agenzie doganali nei principali porti inglesi e sviluppando un reparto operativo dedicato alla gestione delle spedizioni nazionali inglesi e marittime, con l’obiettivo di offrire un servizio sempre più completo e integrato ai nostri clienti. La nostra determinazione e il nostro spirito di innovazione ci hanno permesso di trasformare un’idea in una realtà di successo, e siamo pronti ad affrontare con entusiasmo le nuove sfide che il futuro ci riserva».

Quali sono i valori che animano l’attività del vostro Gruppo e dunque ne determinano il successo?
«Il lavoro di squadra, che combina l’entusiasmo e l’innovazione dei giovani con la saggezza e l’esperienza dei veterani, è la chiave per superare qualsiasi sfida. La storia del Gruppo Tepoorten dimostra come una visione imprenditoriale, insieme all’unità e alla collaborazione, possano trasformare le crisi in opportunità».