Intervista Ticino Welcome

N° 082 – Giugno 2024

 

Marco Tepoorten, Proprietario e Presidente di Tepoorten Group SA, presenta la storia di un gruppo leader nel panorama della logistica e delle spedizioni internazionali che festeggia 95 anni di attività in Ticino e nel mondo

 

La vostra storia inizia con la fondazione della società Luciano Franzosini. Quali sono state le successive tappe di un percorso imprenditoriale che ha portato alla costituzione di Tepoorten Group?

«La prima data di fondazione della SA Luciano Franzosini risale al lontano 28 marzo 1929: da quel giorno ad oggi abbiamo attraversato un percorso di quasi un secolo, varie epoche storiche caratterizzate dal susseguirsi di altrettante fasi economiche, fatte di benessere, stabilità e crisi, che solo grazie alle capacità imprenditoriali dei vari manager che si sono avvicendati alla guida della nostra azienda, hanno portato oggi al raggiungimento di questo traguardo. In 95 anni il settore delle spedizioni internazionali ha subito enormi cambiamenti, partendo dagli albori con i primi trasporti effettuati da un carro trainato da cavalli, fino ad ora, epoca in cui la tecnologia offre un grande supporto al lavoro dell’uomo. Dal 1929 ad oggi abbiamo assistito intorno a noi alla nascita di tante aziende, a fusioni tra varie società, alle acquisizioni effettuate da “colossi” stranieri e poi alla successiva cessazione di tante, tante aziende del nostro ramo; ma oggi la Franzosini esiste ancora, con la stessa denominazione sociale che aveva in origine, con gli stessi e rinnovati valori e principi che ne fanno oggi una delle poche aziende di spedizioni storiche ticinesi».

Quali le ragioni della vostra presenza in Svizzera e cosa rappresenta questo Paese nel contesto del sistema logistico internazionale?

«L’idea, già allora lungimirante, di creare una sede in Svizzera venne ben presto premiata dai grandi volumi d’affari che l’azienda riusciva a gestire. Nell’immediato dopoguerra, la Franzosini si rese poi autonoma dalla casa madre italiana per poter sviluppare in maniera indipendente i propri servizi di trasporti internazionali in Svizzera e all’estero. Il legame con il territorio divenne con il tempo più forte, intraprendendo una decisa politica di orientamento allo “Swiss Made” già dai primi anni ’40, anche tramite l’acquisizione di clientela prettamente ticinese e con la gestione di traffici internazionali che erano concentrati tra il nord Italia, il Canton Ticino e l’intero territorio della Confederazione. Vennero poi gli anni nei quali l’azienda decise di perseguire altri obiettivi, oltre a quello della stabilità finanziaria ed economica: la Franzosini si rese ben presto conto che era necessario dotarsi di procedure interne tali da razionalizzare i processi produttivi e di sposare il principio di “rispetto dell’ambiente”, anche se a quei tempi sembrava quasi inconciliabile con l’attività propria di un’azienda di spedizioni. Franzosini può anche vantare di essere stata la prima azienda ticinese nel campo dei trasporti internazionali ad aver ottenuto la certificazione ISO 14001 per le politiche ambientali, oltre alla certificazione ISO 9001 per la gestione aziendale e dei servizi».

Qual è attualmente la struttura del vostro Gruppo e quali sono le principali società che ne fanno parte?

«In anni recenti, vale la pena di ricordare nel 2007 l’apertura della Franzosini Italia S.r.l., il nostro corrispondente doganale italiano. L’impegno di risorse dalla Svizzera all’Italia ci consente di seguire le spedizioni ed i clienti dal mittente al destinatario, attraverso le dogane italiane ed elvetiche, senza interrompere la catena delle informazioni e mantenendo sempre quella giusta riservatezza che è indispensabile avere quando si trattano spedizioni internazionali. Successivamente, abbiamo intrapreso ulteriori passi verso l’espansione internazionale con l’istituzione di filiali strategiche in luoghi chiave. La posizione privilegiata di Monaco, unita alla nostra expertise, ci consente di offrire soluzioni su misura che rispondono alle specifiche esigenze di un’ampia clientela internazionale.

Nello stesso spirito di crescita e di servizio ai nostri clienti, abbiamo fondato Franzosini & Butti Ltd con sede a Dover, nel Regno Unito. La posizione di Dover, porta d’accesso principale per i traffici merci tra il Regno Unito e il continente europeo, ci permette di monitorare e gestire le operazioni di trasporto con efficienza e precisione, garantendo la continuità del servizio anche in un contesto politico ed economico in evoluzione, offrendo consulenza e supporto operativo indispensabili per mantenere fluide le catene di fornitura tra l’UE e il Regno Unito».

La ricerca dell’eccellenza ha sempre rappresentano un valore a cui vi siete ispirati nello svolgimento della vostra attività. Che cosa significa concretamente questo concetto quando viene applicato nel campo dei trasporti e della logistica?

«Franzosini ha sempre rivolto una particolare attenzione verso il mondo dell’information technology ed è all’avanguardia con mezzi di ultima generazione e con un parco macchine rinnovato in maniera costante. Franzosini è stata tra le prime aziende a dotarsi di particolari software specifici per la gestione delle spedizioni, della razionalizzazione dei carichi, delle performances di guida dei propri autisti – in coerenza con la certificazione per le politiche ambientali – oltre che per la gestione del proprio personale dipendente.

Il risultato di questo costante impegno è che l’azienda è risultata sempre aggiornata in tempo reale e subito reattiva su tutti gli aspetti riguardanti la propria attività, così che essa ha potuto, di conseguenza, adattarsi rapidamente, con facilità e senza traumi a tutte le varie fasi economiche che abbiamo attraversato. L’attenzione verso le nuove tecnologie è stata poi di recente ribadita con decisione dalla Franzosini avviando una nuova fase della nostra storia all’insegna della continua innovazione tecnologica, grazie ad un’intuizione destinata a rivoluzionare il mondo dell’archiviazione digitale della documentazione doganale con l’esclusivo prodotto di EZdatacenter SA.

Negli ultimi tempi si parla molto in Ticino a proposito di una svolta normativa che potrebbe ridefinire l’industria logistica e delle spedizioni. Quali sono le sue valutazioni riguardo a questa proposta?

«La proposta legislativa che ha eliminato l’obbligo di dichiarazione doganale per le merci non soggette a dazio, solleva questioni fondamentali sulla sicurezza, l’efficienza e la conformità nel trattamento delle merci attraverso i confini. Le imprese logistiche e di spedizione ticinesi gestiscono annualmente un volume di merci che si misura in milioni di tonnellate, con un valore commerciale che contribuisce in modo significativo all’economia locale e nazionale. La modifica legislativa solleva interrogativi critici su come questa potrebbe impattare non solo l’efficienza operativa, ma anche la sicurezza e la conformità nel trattamento delle merci attraverso i confini; ha il potenziale di semplificare alcuni processi, ma solleva anche questioni riguardo la tutela dei lavoratori, la sicurezza delle merci e la protezione contro l’ingresso di prodotti non conformi. In questo momento particolare, è essenziale considerare tutti gli aspetti e le possibili conseguenze».

fonte: Ticino Welcome 

 

Tepoorten Group SA (Intervista Ticino Welcome)

Tepoorten Group SA (Intervista Ticino Welcome)